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Addio a Bernard Tapie

L'ex ministro francese, uomo d'affari e già presidente dell'Olympique Marsiglia è morto all'età di 78 anni

  • 03.10.2021, 13:08
  • 20.11.2024, 19:33
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Dal Notiziario delle 11.00 del 03.10.21

RSI New Articles 03.10.2021, 13:06

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Bernard Tapie è morto, domenica, all'età di 78 anni a causa di un male incurabile di cui soffriva da tempo. L'annuncio arriva direttamente dalla famiglia dell'uomo d'affari, più volte finito sotto i riflettori e nelle maglie della giustizia, non solo in Francia, ed ex ministro. L'annuncio della famiglia è stato riportato dal giornale La Provence.

"Dominique Tapie e i suoi figli hanno il dolore infinito di annunciare la morte di suo marito e loro padre, Bernard Tapie, domenica 3 ottobre alle 08.40 del mattino, a causa del cancro", si legge nella dichiarazione. "Si è spento serenamente, circondato da sua moglie, dai suoi figli, dai nipoti e dal fratello. Ha espresso il desiderio di essere sepolto a Marsiglia, la sua città del cuore". Città che lo ha visto anche vestire i panni del presidente della locale squadra di calcio: l'Olympique Marseille che, sotto la sua presidenza, si era aggiudicata l'allora Coppa dei Campioni nel 1983.

Il primo ministro francese Jean Castex ha detto su BFM TV che "onora la memoria" di Bernard Tapie, che aveva combattuto per diversi anni contro un cancro allo stomaco.

Una vita d'assalto

Bernard Tapie è stato per più di 40 anni una figura di spicco nella storia politica, economica e sociale della Francia, grazie al suo carisma, ai suoi lampi di genialità ma anche ai suoi affari "dubbiosi". Incarnazione del successo sociale e della finanza degli anni Ottanta, "Nanard", diventò il simbolo dell'uomo d'affari ambiguo dopo la partita di calcio truccata tra Marsiglia-Valenciennes nel 1993. Questo e altri problemi con la giustizia gli valsero sei mesi di prigione nel 1997 per corruzione e circonvenzione di testimoni. Tapie finì altre volte in prigione con privazione dei mandati elettivi e bancarotta personale. Nel 1977, si specializzò nell'acquisizione e nella rivendita di aziende in difficoltà. Soprannominato lo "Zorro delle aziende", si fece un nome nel 1990 con l'acquisizione di Adidas, il gigante tedesco di articoli e attrezzature sportive. Costruì un impero e una fortuna che gli permisero di acquistare un hotel privato a Parigi e una barca a vela di lusso. Sfruttando al massimo la sua fama, si lanciò in politica. Divenne deputato ("Majorité présidentielle") per le Bouches-du-Rhône nel 1989 e ottenne una serie di successi: nelle elezioni regionali del 1992, nelle elezioni legislative del 1993 e nelle elezioni europee del 1994. In queste elezioni, la sua lista MRG fece a pezzi la lista di Michel Rocard (PS) e mise fine alle ambizioni presidenziali dell'ex primo ministro, sotto l'occhio compiaciuto del presidente François Mitterrand. Nella primavera del 1992, fu nominato ministro della città nel Governo Bérégovoy, ma dovette dimettersi dopo due mesi per abuso di beni sociali.

ATS/ANSA/AFP/Swing

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