A New York è ormai realtà il giro di vite contro Airbnb, nota piattaforma su internet per la locazione di camere e appartamenti privati. Il sindaco Bill de Blasio ha infatti firmato il testo di legge che obbliga la società a fornire nomi e indirizzi di chi mette in affitto proprietà per soggiorni inferiori ai 30 giorni; un po' come avviene a Berlino da un paio d'anni.
L'iniziativa è stata approvata all'unanimità dal Consiglio comunale della città statunitense, ufficialmente per "fermare le attività illegali che danneggiano coloro che necessitano di case popolari". Airbnb la ritiene invece una mossa per tutelare l'industria alberghiera.
ANSA/AlAn