Una delegazione del governo turco volerà lunedì in Russia per discutere con Putin della drammatica situazione a Idlib, in Siria, dove i bombardamenti russi insieme al fuoco di Assad hanno costretto nell’ultima settimana 100’000 persone a fuggire verso il vicino confine con la Turchia.
Durante il vertice, sarà affrontata anche la questione di un altro fronte di guerra. Infatti, la tensione in Libia è salita alle stelle dopo l’annuncio delle forze di Khalifa Haftar del sequestro di un cargo con a bordo diversi marinai turchi, mentre da Ankara il presidente Recep Tayyp Erdogan afferma di essere pronto a sostenere militarmente Tripoli in ogni modo.
Erdoğan e il suo omologo libico Fayez Al-Sarraj, riconosciuto dalla comunità internazionale, a novembre hanno sottoscritto un’intesa che riguarda una collaborazione militare tra i due paesi. "La Turchia può aumentare il proprio sostegno militare navale, aereo e terrestre al governo legittimo libico se richiesto", ha ribadito il presidente turco.
Nel frattempo, le forze navali di Haftar hanno annunciato lo stato di allerta massima in previsione del probabile invio di armi e soldati dalla Turchia in forza dell'accordo con il governo di Tripoli, bollato come l'intesa "della vergogna". "Abbiamo le forze necessarie per respingere qualsiasi violazione turca delle acque libiche", ha ribadito il generale Mahdawi.