I militari russi sostengono di aver trovato un laboratorio a Duma utilizzato dai miliziani per fabbricare armi chimiche. Lo ha dichiarato in un'intervista Alexander Rodionov, un portavoce delle truppe radiologiche, chimiche e biologiche in Siria.
"Durante l'ispezione, gli specialisti hanno scoperto sostanze bandite. Inoltre hanno trovato un contenitore di cloro simile a quello usato dai miliziani per mettere in scena il falso attacco chimico", ha detto Rodionov. Il riferimento è al presunto attacco avvenuto a Duma il 7 aprile, in cui sono rimasti uccisi una cinquantina di civili.
Secondo Carla Del Ponte, già membro della commissione d'inchiesta dell'ONU sulla Siria, è necessaria un'indagine giudiziaria per stabilire i responsabili. "Probabilmente è sicuro che è stata utilizzata un'arma chimica, un gas nervino o cloro, però bisogna poter indagare chi le ha utilizzate", ha spiegato ai microfoni della RSI.
"Noi come commissione abbiamo stabilito che ci sono stati 25 episodi di attacchi con armi chimiche", ha fatto sapere la magistrata. "Abbiamo alcune indicazioni o concreti indizi che una ventina sono attribuibili al Governo siriano e circa cinque o sei sono dall'altra parte. Però bisogna ora poter fare un'inchiesta formale giudiziaria per portare in giudizio i responsabili", ha aggiunto.
ANSA/RG/eb