“Eravamo nel pieno della notte, alle 4.00 ho sentito dei suoni che mi hanno svegliato, dei rumori che hanno fatto vibrare la porta e tremare la mia casa a Damasco”: con queste parole Alexandre Goodarzy racconta la notte appena trascorsa, segnata dai bombardamenti sulla Siria da parte di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna.
“Man mano che uscivo dal torpore del sonno, ho capito che si trattava di esplosioni. Esplosioni più lontane e poi più vicine, perché credo che l'esercito siriano abbia dispiegato la sua artiglieria per rispondere all'attacco”, aggiunge il capo missione dell'organizzazione umanitaria SOS Chrétiens d'Orient, raggiunto telefonicamente dalla RSI.
La reazione della popolazione siriana raccontata da Alexandre Goodarzy
RSI/RSI/InfoNotte 14.04.18 15.04.2018, 10:20
"C'è una cosa che la popolazione qui non si spiega: perché il presidente siriano Assad, che ha strappato ai terroristi la quasi totalità dei territori attorno a Damasco, avrebbe dovuto utilizzare armi chimiche nei confronti della sua stessa popolazione?. Perché avrebbe deciso un'azione del genere quando la vittoria è già assicurata?", denuncia l'attivista dell'organizzazione cristiana.
Info notte/bin