Arrestato l’ex presidente filippino Duterte

L’ex presidente filippino Rodrigo Duterte, al potere dal 2016 al 2022, è stato arrestato all’aeroporto di Manila su ordine della Corte penale internazionale (CPI). Lo comunica il governo filippino.

Il 79enne, fermato dopo essere rientrato da Hong Kong, è indagato per possibili crimini contro l’umanità nell’attuazione del suo programma elettorale di lotta alla droga.

“Questa mattina presto, l’Interpol Manila ha ricevuto copia ufficiale del mandato di arresto dalla CPI - ha affermato il Palazzo presidenziale in una nota -. Al momento, è sotto la custodia delle autorità. L’ex presidente e il suo gruppo sono in buona salute e sono sottoposti a controlli da parte di medici governativi”.

Secondo le autorità, durante la sua presidenza sono state uccise migliaia di persone in operazioni nell’ambiente della droga. Tuttavia, gli attivisti per i diritti umani sono convinti che la cifra reale sia molto più alta: la maggior parte delle vittime erano uomini provenienti da zone urbane povere, uccisi per strada da agenti di polizia o vigilantes, spesso senza prove che fossero legati ai cartelli della droga.

Le Filippine hanno abbandonato la CPI nel 2019 su iniziativa di Duterte, ma la Corte ha sostenuto di avere giurisdizione sugli omicidi prima del ritiro, così come sugli omicidi nella città di Davao quando Duterte era sindaco, anni prima che diventasse presidente. Le indagini, avviate a settembre del 2021 e sospese due mesi dopo quando Manila disse di aver riesaminato centinaia di casi di morti per mano di polizia, sicari e vigilanti, sono ripartite a luglio del 2023.

L’attuale presidente Ferdinand Marcos, figlio dell’ex dittatore, ha detto più volte che non avrebbe collaborato all’indagine. Ma il sottosegretario dell’Ufficio delle comunicazioni presidenziali Claire Castro ha riferito domenica che se l’Interpol “avesse chiesto l’assistenza necessaria, il governo sarebbe stato obbligato a seguirla”. Duterte è ancora molto popolare nelle Filippine tra coloro che hanno sostenuto le sue soluzioni brutali contro la criminalità, raccogliendo ancora un notevole consenso politico.