Il Governo del Myanmar, nel non impedire o prevenire i crimini, ha contribuito alle atrocità commesse contro il popolo Rohingya. Sono stati perpetrati uccisioni, stupri di massa e torture.
RG 12.30 del 27.08.2018 Il servizio di Andrea Ostinelli
RSI Info 27.08.2018, 14:47
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È quanto sostiene lunedì l'ONU in un rapporto in cui chiama in causa l'Esecutivo, guidato dalla leader Aung San Suu Kyi, per non aver protetto la popolazione civile, e chiede alla giustizia internazionale di processare l'ex capo dell'esercito e cinque alti graduati per genocidio.
Più di 700'000 membri della minoranza musulmana, tra l'agosto e il dicembre del 2017, sono stati costretti a fuggire dal paese dalle rappresaglie dell'esercito birmano, dopo attacchi contro una trentina di postazioni militari e di polizia. Si sono rifugiati in Bangladesh, dove da allora vivono in enormi accampamenti.
Atrocità contro i Rohingya
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Contro i Rohingya "un genocidio"
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