Almeno 12 persone sono rimaste uccise e una ventina ferite in bombardamenti dell'aviazione israeliana nella notte (tra ieri lunedì e oggi martedì) contro strutture del movimento Jihad Islamico nella Striscia di Gaza. Tra i morti anche alcuni esponenti di spicco della Brigate Al-Quds, il braccio armato dell'organizzazione, ritenuta terrorista da parte di Israele, ma con la quale una settimana fa era stata concordata una tregua.
La Jihad islamica ha confermato in un comunicato la morte di tre funzionari che ha identificato come Jihad Ghannam, segretario del Consiglio militare delle Brigate Al-Quds, Khalil Al-Bahtini, membro dello stesso consiglio e comandante delle Brigate per il Nord della Striscia di Gaza, e Tareq Ezzedine, "uno dei capi dell'azione militare" del movimento nella Cisgiordania occupata, che ha coordinato dalla Striscia.
Nel frattempo lo stato di allerta è stato proclamato da Israele nell'area circostante la Striscia di Gaza, nel timore di lanci di razzi da parte della Jihad islamica in seguito alla uccisione di tre dei suoi dirigenti militari. Le strade israeliane vicine alla Striscia sono state chiuse e il traffico della linea ferroviaria è stato interrotto nel tratto fra Ashkelon e Sderot. Agli abitanti della zona è stato ordinato di restare nelle vicinanze dei rifugi e delle stanze protette. La radio militare ha riferito che centinaia di riservisti sono stati richiamati.
Da parte loro, con l'acuirsi della tensione militare con Israele, le autorità di Gaza hanno ordinato la chiusura di tutti gli istituti scolastici nella Striscia. Lo stato di allerta è stato introdotto anche lungo le coste di Gaza, probabilmente nel timore di nuovi attacchi israeliani. Un portavoce della Jihad islamica ha minacciato una "vendetta" per l'uccisione di tre dei suoi dirigenti militari negli attacchi israeliani.