Giovedì mattina, intorno alle 11.20, due uomini a bordo di una moto si sono fatti esplodere a Tunisi davanti ad una banca vicino ad un check-point nei pressi dell'Ambasciata statunitense, dopo aver tentato di introdursi nella sede diplomatica. Cinque persone sono rimaste ferite, 4 agenti di polizia e una donna, e uno dei poliziotti è in seguito deceduto a causa delle ferite riportate. Lo riferisce la tunisina Radio Mosaique Fm.
Nell’esplosione sono morti anche i due attentatori e secondo i media locali sarebbero conosciuti dalle forze dell'ordine, poiché già detenuti per reati di terrorismo. I due sarebbero stati rimessi recentemente in libertà e sottoposti alla misura di divieto di espatrio.
"Si è trattato di un attentato fallito", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno Khaled Hayouni a Mosaique Fm. "Il modus operandi di questo attacco dimostra il suo lato arbitrario e come gli attentatori suicidi si facciano esplodere a caso". "Ciò dimostra anche che la polizia ha vinto la guerra contro il terrorismo. I terroristi si trovano in una situazione disperata", ha aggiunto Hayouni.
L'ambasciata degli Stati Uniti a Tunisi ha invitato via Twitter ad evitare il perimetro dell'attentato. L'ultimo attacco terroristico registrato a Tunisi risale al 27 giugno 2019. Il presidente tunisino, Kais Saied, ha prorogato il 30 gennaio scorso per tre mesi lo stato di emergenza in tutto il paese.