Lo schianto di un aereo nel Sinai lo scorso mese di ottobre fu effettivamente causato da un attentato. A quasi quattro mesi dai fatti anche il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ammesso che l’incidente in cui morirono 224 persone fu causato da terroristi, dopo che le autorità del Cairo hanno sostenuto che le origine dello schianto non erano conosciute.
Al Sisi, in un intervento televisivo, ha affermato che le persone dietro l’attentato volevano colpire il turismo nel paese e le sue relazioni con la Russia.
Il divieto per gli aerei britannici di atterrare a Sharm el Sheikh, e quello per i voli da Mosca per tutto l’Egitto sono ancora in vigore.
AFP/REUTERS/sf