Mentre a Parigi è in corso il processo ai responsabili degli attentati del 13 novembre 2015, a Bruxelles si è aperto martedì il procedimento giudiziario contro parenti e amici sospettati di aver sostenuto i membri del gruppo jihadista autore degli attacchi. Sono accusati di aver trasportato, ospitato o aiutato finanziariamente alcuni degli autori degli attentati nella capitale francese e a Saint-Denis.
Bruxelles: apre processo per gli attentati di Parigi
Telegiornale 19.04.2022, 14:30
Davanti allo Stade de France e sulle terrazze dei caffè di Parigi, il commando dell'IS uccise 130 persone e ne ferì più di 350 sparando senza sosta tra i tavolini e al locale parigino "Bataclan". Quattordici i presunti complici dei terroristi sotto processo al tribunale penale di Bruxelles, trasferito nell'ex sede della NATO, fino al 20 maggio. La sentenza è prevista al più tardi per il 30 giugno.
La maggior parte degli imputati erano vicini a Salah Abdeslam, unico membro sopravvissuto del commando, ad Abdelahamid Abaaoud, coordinatore degli attacchi, e ai due fratelli El Bakraoui, cugini di Osama Atar che si fecero esplodere nella metropolitana e nell'aeroporto di Bruxelles.
In questa fase del processo sono sette le persone che si sono costituite come parte civile. Tra loro ci sono i genitori e una sorella di Elif Dogan, una donna di 27 anni di Liegi di origine turca, uccisa sulla terrazza del bar Le Carillon a Parigi la sera del 13 novembre. "Per evitare di far rivivere ricordi dolorosi, non intendono testimoniare in tribunale", ha detto il loro avvocato, Julie Henkinbrant.