Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la riabilitazione. La decisione - la notizia è stata anticipata dal Corriere della Sera in edicola sabato - è applicabile immediatamente e di fatto cancella tutti gli effetti della condanna subita nell'ambito del processo sui diritti Mediaset nel 2013.
Quella sentenza aveva fatto scattare l'incandidabilità imposta dalla legge Severino. Se in questo momento si dovesse tornare alle urne, Berlusconi avrebbe quindi il diritto di presentarsi come candidato alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica.
La richiesta era stata depositata in marzo dai legali del premier e la risposta è arrivata un mese prima del previsto. Secondo il codice, per l'avviso favorevole il richiedente deve aver scontato la pena (ed è il caso) e dato prova di buona condotta dalla condanna. Sulla base di un orientamento della Cassazione, non si è quindi tenuto conto delle pendenze rimaste relative al caso Ruby: alcune corruzioni di testimoni per le quali è accusato sono di fine 2016.
Per tornare in campo, Berlusconi aveva tentato anche la via di Strasburgo, la cui decisione è ancora pendente.
pon/ANSA