Il cambiamento climatico mette a rischio la produzione di birra in Europa: con l’aumento delle temperature e le estati secche, la quantità e la qualità del luppolo sono infatti in calo, secondo uno studio pubblicato martedì su “Nature Communications”.
Lo studio dimostra che la resa e il tenore del contenuto alfa del luppolo (responsabile del sapore amaro della birra) sono calati, tra il 1971 e il 2018, nelle regioni di coltivazione in Germania, Repubblica Ceca e Slovenia. E continueranno a diminuire.
Il luppolo
Gli sbalzi di temperatura – spiega Ulf Büntgen, coautore dello studio e ricercatore dell’Istituto federale per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) – anticipano la stagione di crescita del luppolo, spostando nella parte più calda della stagione il periodo critico di maturazione. Una situazione che ha un impatto negativo sul contenuto alfa.
Per stabilizzare il settore della birra sono allora necessarie misure di aggiustamento, scrivono gli autori: “Bisognerà aumentare del 20% la superficie destinata al luppolo aromatico rispetto a quella coltivata attualmente”.
A tutta birra, con qualche salita
Il Quotidiano 14.12.2022, 20:00