Contagiato e in autoisolamento: anche Boris Johnson è risultato positivo al COVID-19, come oltre 11'800 suoi concittadini. Il premier britannico ha sintomi leggeri, afferma il suo staff, e ha eseguito il tampone giovedì dopo essersi sentito poco bene. Una portavoce ha precisato che al momento non ha smesso di lavorare e "continua a guidare la risposta del Governo all’emergenza coronavirus". Via Twitter Johnson ha spiegato di avere febbre e tosse.
Se la sua situazione dovesse peggiorare, subentrerebbe subito al suo posto il titolare degli Esteri, Dominic Raab, uno dei ministri elevati nei mesi scorsi al rango di primo segretario di Stato, con Michael Gove, che ora si occuperà dei briefing giornalieri. Dopo il principe Carlo di Inghilterra, anche Johnson deve fare i conti quindi con il virus, così come, anche questa è notizia di oggi, il ministro della salute Matt Hancock.
Il primo ministro quattro giorni fa, dopo aver abbandonato la teoria dell’immunità di gregge per contrastare la pandemia, ha deciso di chiudere i servizi considerati non essenziali in tutto il paese, allineandosi così alla strategia di molti altri paesi europei.