La premier britannica Theresa May ha ricevuto mercoledì sera per una cena di lavoro il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il capo negoziatore di Bruxelles, Michel Barnier.
Oltremanica si torna a parlare di un possibile "accordo di transizione" che dovrebbe rallentare e ammorbidire l'uscita del regno dal mercato unico. Altra priorità: un'intesa per garantire la tutela dei diritti di milioni di cittadini di paesi UE residenti sull'isola e di centinaia di migliaia di sudditi di sua maestà sparsi per il continente.
Una correzione della rotta negoziale dunque, tesi rilanciata dal giornale filo Tory Daily Telegraph. Il piano allo studio, riferiscono fonti di "alto profilo" governative, sarebbe quello di accettare di continuare a versare una quota al bilancio europeo almeno fino al 2020, in cambio di un accordo transitorio sul mercato unico.
La cifra che il Telegraph evoca, 17 miliardi di euro, appare tuttavia ben lontana dai 60 miliardi che Bruxelles stima come "conto di divorzio". L’accordo dovrà comunque essere ratificato dai 27 parlamenti dell’Unione.
dielle/ATS/ANSA