L'antitrust europea ha accusato formalmente mercoledì il colosso energetico russo Gazprom di "abuso di posizione dominante" per le sue pratiche commerciali nell'Europa centrale e orientale.
Secondo Bruxelles, avrebbe infatti attuato una "politica dei prezzi sleale", "ostacolato la concorrenza transfrontaliera" e creato "barriere artificiali". L'azienda ha dodici settimane di tempo per rispondere.
La Commissione europea ha segnalato che Gazprom, società di proprietà statale, avrebbe abusato del suo ruolo cardine in Polonia, Ungheria e in altri sei paesi dell'Europa centrale e orientale, tra cui Estonia, Lituania, Lettonia e Bulgaria.
Gazprom ha intanto dal canto suo definito "infondate" tutte le accuse portate avanti dall'UE. Un sostegno è giunto anche dal Ministero degli Esteri russo: "Il tentativo dell'UE di applicare nei confronti di Gazprom regolamentazioni energetiche in maniera retroattiva è inaccettabile".
Reuters/ANSA/EnCa
Dal TG20: