Sono 5 milioni le persone in Ucraina che hanno ricevuto il sostegno di Caritas Svizzera dall'inizio del conflitto. Un impegno che ora è soprattutto costituito da progetti a lungo termine.
"In Ucraina, oltre 17 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari", ha dichiarato giovedì in un comunicato l'organizzazione elvetica. Più di mille collaboratori e "moltissimi volontari" hanno dato il loro contributo alle vittime dellla guerra.
Sull'arco di un anno, l'organizzazione ha distribuito in Ucraina pasti caldi e pacchi alimentari a 3,7 milioni di persone ed ha offerto rifugio a 430'000 bisognosi. Inoltre, Caritas è riuscita a consegnare ben 10'600 tonnellate di beni di prima necessità.
Le operazioni si stanno ora delineando verso progetti legati alla ricostruzione del Paese a lungo termine, afferma Caritas Svizzera, sottolineando che "la popolazione necessiterà di cospicui aiuti ancora per i prossimi mesi e, i bisogni umanitari si protrarranno ancora per molti anni".
Dalla CRS alla Catena della Solidarietà
Diverse organizzazioni, in questi giorni, hanno stilato un bilancio delle attività in questo prima anno di distruzioni. La Croce Rossa Svizzera ha annunciato di aver raccolto 51 milioni di franchi di donazioni, raggiungendo una cifra da record. L'Aiuto delle chiese evangeliche svizzere (HEKS/EPER/ACES) ha invece contribuito in favore delle vittime della guerra con 10 milioni di franchi. Congiuntamente ai propri partner, l'EPER ha sostenuto 650'000 cittadini ucraini. Infine, la Catena della Solidarietà ha recentemente comunicato di aver ricevuto nel 2022 oltre 130 milioni di franchi di promesse di donazioni per gli aiuti in Ucraina e nei Paesi limitrofi.
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