Diventa sempre più chiaro il quadro dell'inchiesta sull'assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia, che indagava sui politici corrotti di Malta. Martedì mattina, infatti, si è dimesso Keith Schembri, il capo di gabinetto del primo ministro maltese Joseph Muscat. Erano due anni che Schembri resisteva contro le richieste in tal senso da parte della famiglia della giornalista e dei partiti di opposizione. Ora dovrà essere interrogato dalla polizia.
La posizione del premier maltese Muscat
L'omicidio della giornalista aveva subito scatenato una forte reazione popolare. Nelle manifestazioni di protesta, inscenate anche negli ultimi giorni, sono state chieste le dimissioni del Governo per corruzione. Nonostante questo, Muscat non ha ancora preso posizione contro il suo capo di gabinetto, Keith Schembri, e il ministro del turismo, Konrad Mizzi, che sono risultati in rapporti con 17 Black, la controversa società di Dubai di proprietà di Yorgen Fenech, uno dei più importanti uomini d'affari dell'isola, arrestato il 20 novembre in relazione alle indagini sull'assassinio di Caruana Galizia, in seguito alle rivelazioni di un uomo, considerato il mediatore tra il mandante e gli autori materiali dell'omicidio. "Intanto stiamo liberando l'isola dai criminali e stiamo dimostrando, a chi pensava il contrario, che non c'è impunità per nessuno", aveva detto Muscat nei giorni scorsi, aggiungendo che però, proprio perché gli interrogatori sono ancora in corso, "non voglio che alcuna mia dichiarazione in questo momento possa essere usata in aula per minare le indagini e l'intero caso".
Chi è Yorgen Fenech
L'imprenditore quarantenne Yorgen Fenech, arrestato come "persona informata dei fatti" è uno dei principali uomini d'affari di Malta, erede di un impero fondato su edilizia, casinò, alberghi di lusso, del quale fanno parte anche Tumas Group (una delle holding più importanti dell'isola) ed Eloctrogas. Negli anni ha allungato le sue mani anche nel gioco online, tramite la società di Dubai 17 Black, sulla quale indagava Caruana Galizia, uccisa con un'autobomba il 16 ottobre 2017. La giornalista ipotizzava che la società fosse stata usata per pagare tangenti - per il contratto di fornitura del gas dall'Azerbaigian - al capo di gabinetto del premier, Keith Schembri, e al ministro del turismo, Konrad Mizzi, tramite società da questi create a Panama.
La 17 Black, tra l'altro, all'inizio dell'anno è stata accusata in Svezia di far parte di "un vasto network criminale" e per questo la sua controllata, L&L Europe Ltd, è stata privata della licenza di gioco per i paesi scandinavi.
Malta, arrestato presunto mandante omicidio Caruana Galizia
Telegiornale 20.11.2019, 21:00