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Caruana, missione UE a Malta

L'Europarlamento verificherà lo stato di diritto sull'isola dopo l'omicidio della giornalista. Fenech avrebbe consegnato 150'000 euro ai sicari

  • 28 novembre 2019, 17:14
  • 22 novembre, 20:34
Manifestanti in piazza in memoria di Daphne Caruana Galizia e contro la mafia

Manifestanti in piazza in memoria di Daphne Caruana Galizia e contro la mafia

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Di: ATS/ANSA/M. Ang. 

Una missione UE esaminerà lo stato di diritto a Malta dopo i recenti sviluppi dell'inchiesta sull'assassinio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista che indagava sui politici corrotti dell'isola. Lo ha deciso la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo. Il parlamentare olandese Pieter Omtzigt, relatore sul caso Caruana per il Consiglio d'Europa, ha scritto una serie di tweet osservando che la notizia sul ruolo del premier maltese Joseph Muscat nelle indagini "solleva ancora più gravi preoccupazioni".

Le accuse al Governo, complicità in omicidio

Mai in nessun Paese europeo, infatti, era successo che un Governo eletto fosse sull'orlo del collasso con l'accusa di complicità in un caso di omicidio. È invece questo lo scenario che sta travolgendo l'esecutivo maltese laburista di Muscat, peraltro protagonista dell'incredibile boom economico dell'isola degli ultimi sei anni. Mercoledì la giornata si è aperta con la conferma dell'arresto di Keith Schembri, il braccio destro di Muscat che solo nella notte tra lunedì e martedì ha dato le dimissioni prima di essere interrogato (con casa perquisita) dalla polizia, e delle dimissioni dei ministri del turismo, Konrad Mizzi, e dell'Economia, Chris Cardona.

02:12

Malta, arrestato presunto mandante omicidio Caruana Galizia

Telegiornale 20.11.2019, 21:00

"Fenech pagò i sicari 150'000 euro"

Intanto emergono nuovi particolari sull'inchiesta. Secondo "molteplici fonti giudiziarie" citate dal Times of Malta, uccidere Caruana Galizia costò 150'000 euro. Questa la cifra che avrebbe pagato Yorgen Fenech, il re dei casinò nonché amministratore delegato della holding Tumas Group (che cercò di fuggire da Malta in yacht). La cifra, secondo le accuse venne consegnata all'intermediario dell'omicidio, Melvin Theuma. L'arresto di ques'ultimo, un tassista-usuraio, ha dato la svolta decisiva alle indagini sull'omicidio della giornalista, dilaniata e bruciata viva il 16 ottobre 2017 con una autobomba confezionata, piazzata e fatta esplodere dai tre esecutori materiali (Vince Muscat ed i fratelli Vince e George Degiorgio), arrestati a dicembre. L'importo pagato ai sicari emerge tanto nelle registrazioni presentate da Theuma (che ha ottenuto la grazia ed il condono tombale per la sua collaborazione e che domani testimonierà per la prima volta in tribunale) quanto negli interrogatori separati dello stesso Theuma e di Fenech. Le fonti riportano che, secondo la versione di Theuma, fu l'imprenditore a commissionare l'omicidio e a consegnare fisicamente i 150'000 euro a Theuma per i tre killer.

Migliaia di persone in piazza contro il Governo Muscat

Nel frattempo migliaia di persone hanno risposto anche ieri (mercoledì) per la quinta volta in una settimana, all'appello delle ONG maltesi Repubblika e Occupy Justice per manifestare sotto i palazzi del potere alla Valletta e chiedere le dimissioni del Governo di Joseph Muscat, che detiene la larga maggioranza in Parlamento (avendo vinto le elezioni anticipate con oltre il 55%), ma è pesantemente implicato negli sviluppi delle indagini sull'omicidio della giornalista. "Daphne aveva ragione", "corrotti, siete tutti corrotti", "ladri, ladri, solo la galera vi aspetta", gli slogan più gettonati. I manifestanti hanno contestato anche l'opposizione. Il Partito nazionalista, benché meno bersagliato dalla giornalista, nei suoi anni di Governo è risultato non meno afflitto da scandali dei laburisti.

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