Il Tribunale vaticano, nel processo per gli abusi al preseminario che ospita i "chierichetti del Papa", ha deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli, 29 anni, e don Enrico Radice, 72 anni. Per alcuni reati sono stati assolti, per altri sono stati giudicati non punibili, per altri ancora è intervenuta la prescrizione. Il procuratore aveva chiesto 6 anni di reclusione per Martelli, principale imputato e minore di 16 anni all'epoca dei fatti (così come la sua presunta vittima), e 4 anni per Radice, ex rettore del preseminario, che avrebbe coperto quanto stava accadendo.
Il 29enne è stato prosciolto perché "difetta la prova" che abbia commesso violenza nei confronti della vittima. "Il Tribunale ha stabilito che debbano ritenersi accertati i rapporti sessuali, di varia natura e intensità, tra l'imputato e la persona offesa" e invece "difetta la prova per affermare che la vittima sia stata costretta a detti rapporti dall'imputato con la contestata violenza o minaccia", dice la sentenza.
I fatti risalgono al periodo 2006-2012. Il processo, iniziato un anno fa, è il primo in Vaticano che riguarda abusi sessuali avvenuti all'interno dei confini della città-Stato. A maggio, Papa Francesco ha ordinato la chiusura del preseminario e il suo trasferimento fuori dalla Città del Vaticano.