Il Governo spagnolo si riunirà sabato a Madrid per attivare l'articolo 155 della Costituzione dopo quella che considera una "risposta negativa" del presidente catalano Carles Puigdemont all'ultimatum del premier Mariano Rajoy. Lo riferiscono i media spagnoli.
Dopo che il Consiglio dei ministri straordinario di sabato avrà approvato l'attivazione dell'articolo 155, la decisione sarà sottoposta al voto del Senato, che potrebbe dare il via libera il 30 o il 31 ottobre.
L'articolo 155, mai applicato finora, permetterà al Governo centrale di commissariare di fatto la Catalogna, destituirne il presidente e i suoi ministri, prendere il controllo delle finanze e della polizia regionali e convocare elezioni anticipate. Con il rischio, però di un sollevamento catalano.
Il leader di Podemos, Pablo Iglesias, ha espresso "enorme preoccupazione e delusione" per la decisione di Rajoy di ricorrere all'articolo 155, mentre per l'analista catalano Jordi Panyella la situazione è tale da parlare ormai di "guerra" per l'indipendenza.
Fuori dai confini spagnoli, Angela Merkel e Emmanuel Macron hanno espresso il proprio sostegno al Governo centrale di Madrid. Sulla stessa linea anche il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, secondo cui "nessuno in Europa riconoscerebbe l'indipendenza della Catalogna".
Contro l'Europa, invece, punta il dito Vladimir Putin, dicendo che si "è rallegrata per la scissione di un altro paese europeo per fare un piacere all'alleato americano" e ora è stata colpita dal "vento separatista".
ATS/ANSA/M. Ang./eb