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Catalogna, la crisi si avverte

Il turismo ha perso il 20-30% e 591 imprese hanno trasferito la sede. Madrid: si rischia la recessione

  • 14 ottobre 2017, 12:53
  • 23 novembre, 03:58
Puigdemont e gli indipendentisti devono decidere cosa fare

Puigdemont e gli indipendentisti devono decidere cosa fare

  • Keystone

Gli effetti della politica orientata alla separazione da Madrid in Catalogna cominciano a farsi sentire anche sul piano economico. Il turismo di Barcellona e dintorni ha subito un calo del 20-30%. Inoltre negli ultimi giorni 531 imprese hanno spostato la sede in altre parti del paese. Lo riferisce Efe. L'esodo più massiccio - 524 trasferimenti - si è verificato fra il 9 e l'11 ottobre.

La regione rischia la recessione, ha dichiarato la vicepremier spagnola Soraya de Santamaria, sostenendo che in caso di secessione il Governo centrale dovrà rivedere al ribasso le previsioni di crescita per il 2018 di tutto il paese.

La valutazione è giunta mentre accelera il ticchettio del conto alla rovescia dell'ultimatum lanciato dal primo ministro Mariano Rajoy al presidente catalano Carles Puigdemont affinché chiarisca cosa se ha dichiarato l’indipendenza.

Ma vi sono anche gli avvertimenti del Fondo monetario internazionale ("se dovesse proseguire il periodo di incertezza politica, questo potrebbe danneggiare la crescita") e dell’agenzia di rating S&P (prevede una "acuta" recessione in Catalogna).

Diem/ATS

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