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Chi sono i "Volontari Russi" che combattono per Kiev

Membri di un gruppo armato anti-Putin sono penetrati nell'oblast di Bryansk, sul confine con l'Ucraina - Tra loro anche il neonazista legato alla Svizzera Denis "White Rex" Nikitin

  • 3 marzo 2023, 12:31
  • 17 settembre 2023, 16:13
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Denis White Rex Nikitin nel territorio russo del Bryansk

  • Telegram, profilo di Denis Nikitin
Di: Ludovico Camposampiero 

Pugno destro chiuso in segno di vittoria, tuta bianca per mimetizzarsi nel paesaggio innevato, fucile a tracolla e gilet tattico con una pistola e dei caricatori alloggiati all’interno delle tasche: così appare uno di quelli che il Cremlino ha definito “sabotatori”, riferendosi a membri di un gruppo armato che ieri, giovedì, è penetrato nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina. Quell’uomo immortalato in una fotografia che sta facendo il giro dei media è Denis “White Rex” Nikitin, l’estremista di destra russo che ora combatte per l’Ucraina e che in passato ha intrattenuto stretti contatti con la Svizzera, finito al centro dell’inchiesta “Il filo nero” pubblicata a gennaio dalla RSI. Un documento che aveva fatto emergere come Nikitin si fosse a lungo appoggiato a una ditta elvetica per commercializzare ovunque il marchio di abbigliamento “White Rex”, diffuso tra gli ambienti di estrema destra e da lui stesso fondato.

Nikitin è nato in Russia ma è poi emigrato con la famiglia in Germania, Paese che tuttavia lo ha bandito dall’area Schengen nel 2019 per le sue attività sovversive legate all’estremismo di destra. Da anni vive in Ucraina e da quando la Russia ha invaso il paese ha imbracciato il fucile, alzando ora nettamente il tiro.

Ma andiamo con ordine.

La cronaca

L’incursione si è verificata in mattinata: un gruppo armato è penetrato nell’oblast russo al confine con il nord dell’Ucraina; l’attacco ha spinto il presidente Putin a convocare il consiglio di sicurezza. Le autorità russe hanno dichiarato che gli uomini armati sono penetrati in alcuni villaggi e hanno fatto fuoco su un veicolo, uccidendo il conducente e ferendo un bambino. Un altro uomo sarebbe morto. Non sono tuttavia state fornite prove visive per corroborare queste affermazioni.

Non si tratta della prima incursione dall'Ucraina. Già in passato Kiev aveva colpito molto più in profondità tramite droni.

Kiev per parte sua nega però qualsiasi coinvolgimento diretto in questo attacco. Inizialmente si è parlato di una provocazione russa: un’operazione “sotto falsa bandiera”, condotta da Mosca per giustificare ulteriormente agli occhi della sua opinione pubblica la cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina. “È una provocazione deliberata”, ha dichiarato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, “la Russia vuole spaventare la sua popolazione per giustificare l’attacco nei confronti di un altro paese”.

Lo stesso Podolyak ha però affermato che il movimento partigiano in Russia si sta rafforzando e l’intellingence ucraina ha parlato dell’inizio della lotta interna contro il Cremlino. Affermazioni che hanno sullo sfondo anche la propaganda presente da entrambi i lati della guerra.

RSI è in grado ora di fornire alcuni dettagli sui protagonisti del raid ed i loro legami.

Il Corpo dei Volontari Russi

L’attacco a Bryansk è stato rivendicato. Gli autori dichiarati sono i membri di una milizia attiva in Ucraina a sostegno di Kiev: il Corpo dei Volontari Russi (RDK), che proprio sul suo canale Telegram ha confermato di essere penetrata nel territorio della Federazione, negando tuttavia di aver aperto il fuoco contro i civili o averne tenuti in ostaggio, come affermato invece dalle autorità locali . Si tratta di un gruppo formato in maggior parte da estremisti di destra, oppositori al Governo di Vladimir Putin e legato al RussCenter, piattaforma ideologica di matrice antisovietica, xenofoba, ultraconservatrice e sovranista che nel suo programma propone il ritorno a una Russia storica.

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Il logo sul profilo Telegram. Nella descrizione si legge: "Il canale Telegram ufficiale del Corpo dei volontari russi, un'unità di volontari russi che combatte a fianco dell'Ucraina. Non c'è stata ritirata, prendiamo la Madrepatria!"

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Il logo sul canale Telegram del RusCenter

Il loro logo rappresenta una spada appoggiata su uno scudo; membri della milizia sono inoltre apparsi in fotografie e video con indosso simboli nazisti, il logo del marchio “White Rex” e brandendo la bandiera dell’Esercito di liberazione russo: unità militare antisovietica che durante la Seconda guerra mondiale ha combattuto al fianco della Germania.

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La bandiera dell'Esercito di liberazione e il logo del Corpo dei Volontari Russi

  • Youtube UATV: emittente gestita dall'agenzia stampa Ukrinform
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Un membro dell'RDK si addestra: sull'elmentto il logo della Misanthropic Division, un gruppo neonazista internazionale

  • Telegram/RDK

È verosimile che l’RDK si muova in maniera piuttosto autonoma sul territorio ucraino, ma agirebbe comunque sotto l’egida della Difesa territoriale e alcuni dei suoi membri avrebbero anche partecipato ad azioni comuni con reparti dell’esercito. La bandiera dell’RDK ha pure sventolato sull’Isola dei serpenti.

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La bandiera dei Volontari Russi sull'Isola dei Serpenti

  • Profilo ufficiale Telegram

Alla fine dello scorso mesi di ottobre, il gruppo ha organizzato una conferenza stampa di presentazione presso la sede di Kiev dell’agenzia Interfax Ucraina: il tema era “La liberazione della Russia attraverso la liberazione dell’Ucraina” e durante l’incontro è stata pure illustrata la modalità di interazione con l’esercito regolare.

Tra i relatori, seduto al centro con indosso una felpa nera con il logo dell’RDK ricamato sul braccio, c’era proprio Denis Nikitin, che secondo varie fonti sarebbe l’attuale comandante.

Nikitin nel Bryansk, la conferma

Per quanto riguarda l’incursione nella Federazione russa, l’RDK ha pubblicato un post su Telegram poco dopo le 11 di giovedì. In un video appaiono due uomini armati che sventolano la bandiera della milizia: uno di loro è Denis Nikitin. “Il Corpo dei Volontari Russi ha attraversato il confine di Stato della Federazione russa - dice davanti alla telecamera - (...) Non combattiamo contro i civili, non uccidiamo persone disarmate. (...) È ora che i comuni cittadini russi si rendano conto che non sono schiavi. Si sollevino in rivolta, combattano”. Come prova, Nikitin mostra un cartello alle sue spalle.

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Il video integrale pubblicato dal Corpo dei Volontari Russi per confermare la presenta nel Bryansk

Telegram/RDK 03.03.2023, 12:12

Il video sarebbe stato girato nel villaggio di Liubechane, a due passi dal confine, e come confermato da una nostra analisi, il cartello è quello di un centro paramedico, in cui è ben visibile il logo del servizio sanitario.

In un secondo video postato nei commenti, altri due uomini armati posano davanti a una bucalettere del servizio postale russo.

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Sul cartello si può leggere l'indirizzo che conferma la presenza del gruppo a Liubechane e il logo del servizio sanitario è lo stesso presente su un documento ufficiale trovato in rete (sotto nel riquadro)

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Sullo sfondo appare una cassetta postale russa, a confermare l'incursione nel territorio della Federazione

  • Telegram/RDK

Il legame controverso con l’esercito regolare

Andriy Yusov, un portavoce dell'intelligence militare ucraina, ha dichiarato al Financial Times che l'incidente di giovedì è stato "una situazione interna alla Russia". Ha affermato che gli uomini armati russi erano una "formazione indipendente" che combatteva per liberare il proprio Paese e "non erano addestrati o parte delle forze armate ucraine".

Nikitin in Ucraina

I collegamenti tra il Corpo dei Volontari Russi e le forze armate ufficiali non sono chiari. È probabile che il gruppo agisca in maniera autonoma, così come altre formazioni in seno ai due fronti della guerra, ma lo stesso RDK si è vantato della collaborazione con le forze armate ed evidenze raccolte da RSI mostrano più volte Nikitn impiegato nel teatro ucraino: tra queste ci sono diverse fotografie che lo vedono indossare simboli distintivi della difesa territoriale nonché posare al fianco di militari regolari o con in mano armi di provenienza europea donate a Kiev per far fronte alla guerra di aggressione russa. In un video postato sempre su Telegram appare inoltre vicino a un HIMARS, lanciarazzi multiplo di produzione statunitense di cui Washington ha donato una quarantina di esemplari a Kiev. Un’arma costosissima, impiegata soltanto dall’esercito regolare.

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Il video pubblicato su Telegram che mostra Nikitin vicino a un HIMARS

RSI Info 03.03.2023, 12:22

Resta da capire il perché di questa incursione, con gli uomini dell’RDK che sono penetrati solo pochissimi chilometri dentro la Russia, in una zona rurale priva di qualsiasi obiettivo sensibile. L’esercito regolare o quanto meno i servizi di informazione erano consapevoli dell’operazione e l’hanno approvata magari per alzare la pressione psicologica sulla popolazione russa? Oppure si è trattato solo di un’azione dimostrativa, atta a far rimbalzare le immagini sugli innumerevoli canali Telegram legati al conflitto e richiamare nuovi combattenti?

I fatti del Bryansk, per ora, hanno più domande che risposte. Ma una cosa è certa, i volontari russi in queste ore su Telegram hanno raddoppiato gli iscritti: attualmente sono quasi 40’000.

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RG 07.00 del 03.03.2023 La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 03.03.2023, 12:12

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