Donald Trump all’attacco mercoledì alle Nazioni Unite. Nel suo mirino sono finiti soprattutto (ma non solo) la Cina e l’Iran.
Intervenendo al Consiglio di sicurezza, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che Pechino "sta interferendo sulle imminenti elezioni del 2018" come rappresaglia per le politiche commerciali della Casa Bianca. "Loro non vogliono che io vinca perché sono il primo presidente di sempre che sfida la Cina sul commercio", ha affermato.
Ha inoltre nuovamente criticato la repubblica islamica per la sua politica estera che ha definito sempre più aggressiva e ha annunciato che, dopo le sanzioni che entreranno in vigore a novembre, ce ne saranno altre ancor peggiori. Davanti all’Assemblea ONU aveva anche sostenuto che la responsabilità della carneficina in Siria grava interamente sulle spalle di Russia e Iran.
Un piano per il Medio oriente
A margine dei lavori al Palazzo di vetro, il presidente USA si è per la prima volta dichiarato favorevole a una soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese promettendo che entro alcuni mesi presenterà un piano di pace per la regione. Contestualmente si è detto certo del ritorno dei palestinesi al tavolo dei negoziati. Una certezza subito smentita dai rappresentanti di Ramallah.