L’emergenza cresce in buona parte del mondo, mentre in Cina (il primo paese ad essere colpito la mondo) la situazione migliora di giorno in giorno, il numero di contagi e di morti è in continuo calo. Nella Repubblica popolare, in effetti, i dati ufficiali e altri segnali dicono che l’epidemia sta regredendo e forse “oggi è più o meno sotto controllo”, spiega il corrisponde RSI da Pechino Gabriele Battaglia.
Venerdì le autorità hanno riferito di appena 11 nuovi casi, 4 registrati nella Provincia dello Hubei e 7 importati dall’estero. In questo momento “chiunque provenga dall’estero deve farsi due settimane di quarantena in auto isolamento”. Secondo la commissione sanitaria nazionale venerdì si sono registrati 13 decessi e molte migliaia di persone sono state curate e dimesse dagli ospedali.
Il modello cinese potrebbe servire anche ad altri Paesi per contenere i contagi? “Gli esperti cinesi ritengono che ogni singolo Paese debba elaborare proprie strategie per contenere il virus e il contagio. Le misure adottate a Wuhan non possono andare bene per tutti”.
RG/Swing