La grave forma di polmonite continua a diffondersi in Cina. Il bilancio è salito a 213 morti. Le persone che hanno contratto il virus sono già quasi 10'000. L'Organizzazione mondiale della sanità giovedì ha decretato l'emergenza globale per favorire il coordinamento delle misure di contenimento dell'epidemia.
Per quanto riguarda le nuove misure adottate sul piano internazionale, il Giappone ha vietato l'ingresso alle persone infettate. L'ha annunciato nella notte di giovedì su venerdì il premier Shinzo Abe, mentre gli Stati Uniti hanno diramato un avviso in cui chiedono agli americani di evitare di recarsi nella Repubblica popolare.
In Italia sono stati diagnosticati i primi due casi di coronavirus. Si tratta di una coppia di cinesi in vacanza a Roma. La conferma è giunta nella tarda serata di giovedì dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha anche annunciato lo stop dei viaggi da e per la Cina.
I due turisti, che provenivano dalla regione di Wuhan posta sotto stretta sorveglianza, sono ricoverati in isolamento e in buone condizioni da mercoledì. Erano atterrati il 23 gennaio a Milano-Malpensa e stavano facendo un viaggio a tappe con una comitiva. Tutti i componenti del gruppo sono stati recuperati dalle forze dell'ordine e scortati in ospedale per i controlli.
Al momento in Europa risultano 12 persone contagiate. L'ha reso noto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi ha rassicurato che la situazione è sotto controllo ed esortato ad evitare inutili e controproducenti allarmismi.
La Svizzera, che ha attivato il numero gratuito 058 463 00 00 per fornire informazioni, potrà contare eccezionalmente sulla collaborazione dell'Unione europea. Malgrado sia sempre in sospeso l'accordo quadro, Bruxelles mette a disposizione dati sanitari e sistema di rimpatrio dalle zone colpite dall'infezione.
REUTERS/ANSA/AFP/Trem