Temperature anomale stanno soffocando le nazioni affacciate sul Mediterraneo, con Grecia, Spagna e Italia fra le più colpite. La tendenza fa temere per i prossimi giorni: nella vicina Penisola si attendono gradi record.
Nel Mediterraneo, a far schizzare in alto la barretta di mercurio è il “promontorio africano, una zona di alta pressione in quota che comporta un surriscaldamento molto alto rispetto alla media”. A spiegarlo è il meteoclimatologo dell’Università di Torino, Claudio Cassardo.
Il fenomeno è indipendente da quelli, altrettanto estremi, che nelle ultime settimane si stanno verificando nel Nord America o in Asia. I promontori dell'Africa, però, negli ultimi quarant'anni sono diventati sempre più frequenti alle nostre latitudini ed il loro effetto è stato accentuato dal cambiamento climatico. “Un secolo fa – precisa Cassardo - una configurazione simile avrebbe prodotto comunque delle ondate di calore, ma non così calde”.
Le ondate di calore si sentiranno soprattutto durante le ore diurne: particolarmente a rischio le persone anziane. In pericolo anche coltivazioni e foreste. Ma anche la notte non verrà risparmiata, con temperature che oscilleranno tra i 25 e i 30 gradi.
Una situazione a cui, pare, dovremo abituarci. I cambiamenti a cui stiamo assistendo ora, frutto delle emissioni di gas rilasciate negli ultimi 50 anni, sono “irreversibili”. Anche nel caso ipotetico in cui riuscissimo ad azzerare le emissioni da domani, “il cambiamento climatico non si fermerebbe e continueremo ad assistere a questi eventi”, dichiara il climatologo. Quello che possiamo fare ora è “adattarci e prepararci per eventi estremi simili”, che ci attenderanno con sempre maggiore frequenza.