Le Camere speciali del Kosovo istituite presso il tribunale internazionale dell'Aja hanno emesso il loro primo verdetto per crimini di guerra, condannando a 26 anni di prigione un ex comandante dell’UCK. I giudici hanno riconosciuto Salih Mustafà colpevole in particolare di omicidio e tortura.
Il 50enne doveva rispondere di quanto avvenuto in una prigione di fortuna sotto il controllo della guerriglia indipendentista albanese durante la guerra del Kosovo, tra il 1998 e il 1999.
Salih, secondo la corte, era a capo di un gruppo che aveva imprigionato in una stalla nella regione di Zllash, vicino a Pristina, almeno sei albanesi del Kosovo, sospettati di collaborazione con i serbi. I prigionieri erano stati picchiati, fulminati, bruciati e privati di cibo e acqua. Una delle vittime era deceduta in seguito alle torture, alle quali l'imputato aveva partecipato personalmente.
Iniziato il processo contro i leader dell'UCK
Telegiornale 15.09.2021, 22:00