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Conferenza di Monaco, standing ovation per Zelensky

Minacce a Putin, un invito a Trump, e le solite richieste dirette agli alleati nel discorso del presidente ucraino. E Scholz gli fa eco: “La minaccia russa è reale”

  • 17 febbraio, 15:14
Di: ATS/TG

Alla seconda giornata della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, in Germania, dal palco ha parlato anche il presidente ucraino Zelensky, accolto all’Hotel Bayerischer Hof con una lunga standing ovation.

Riferendosi direttamente al presidente russo Putin, “tu conosci solo la lingua dell’odio, la lingua della morte”, ha detto Zelensky. “E il tuo destino ha solo due alternative: finirai di fronte al tribunale internazionale per i crimini contro l’umanità, oppure finirai ucciso a tua volta”.

Nel suo atteso discorso, Zelensky si è poi appellato una volta di più ai paesi alleati chiedendo più armi e più munizioni. E al candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump: “L’ho invitato pubblicamente, ma dipende dai suoi desideri - ha detto Zelensky - Noi siamo pronti, tutti i candidati e rappresentanti dei partiti sanno che siamo molto aperti. Vorremmo dare informazioni reali sulla guerra, e se Trump vuole venire, sono disposto anche a viaggiare con lui al fronte”.

“Credo che se siamo in dialogo su come finire la guerra, dobbiamo mostrare ai decisori cosa significa la vera guerra, non la guerra su Instagram”, ha sottolineato.

Scholz: “La minaccia russa è reale”

“Solo se saremo credibili Putin capirà che non ci sarà una pace dettata da Mosca. Non ci sarà una pace imposta per volere di Mosca”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in apertura e riferendosi all’impegno finanziario a sostegno dell’Ucraina.

“La minaccia della Russia è reale. Per questo la nostra capacità di deterrenza e di difesa deve essere e rimanere credibile”, ha detto Scholz avvertendo però che “non vogliamo un conflitto tra la Russia e la Nato”. Per questo “tutti i sostenitori dell’Ucraina sono stati d’accordo fin dall’inizio della guerra: noi non manderemo i nostri soldati in Ucraina”, ha ricordato.

Il Cancelliere ha prospettato un futuro rispetto dall’obbiettivo Nato sulle spese militari da parte della Germania: “la Germania investe il due per cento del suo Pil quest’anno e nei prossimi anni - i ‘20, ‘30 e oltre”. “La nostra industria della difesa aumenterà in modo affidabile la sua produzione”, ha assicurato Scholz che ha sottolineato anche “gli sforzi del (presidente francese) Emmanuel Macron e del sottoscritto per rafforzare l’industria europea della difesa”.

“Il prezzo politico e finanziario che dovremmo pagare” per una vittoria della Russia in Ucraina “sarebbe molte volte più alto di tutti i costi del nostro sostegno all’Ucraina, oggi e in futuro”, ha proseguito Scholz.

Una vittoria della Russia in Ucraina significherebbe “la fine dell’Ucraina come Stato libero, indipendente e democratico, la distruzione del nostro ordine di pace europeo, il più grave stravolgimento della Carta delle Nazioni Unite dal 1945. E, ultimo ma non meno importante, l’incoraggiamento a tutt

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