Congo, i ribelli di M23 annunciano una tregua “umanitaria”

Nel Congo orientale, i ribelli del Movimento del 23 marzo (M23), sostenuti dal Ruanda, hanno annunciato un cessate il fuoco, per creare un corridoio sicuro per gli aiuti umanitari. Lo riportano i media internazionali, che aggiungono che la tregua è iniziata già oggi, martedì.

L’M23 ha annunciato unilateralmente un “cessate il fuoco” nell’est della Repubblica Democratica del Congo, pochi giorni prima di un incontro tra il presidente congolese Félix Tshisekedi e il presidente ruandese Paul Kagame che si terrà il prossimo fine settimana in Tanzania.

Il gruppo armato anti-governativo e le truppe ruandesi, nei giorni scorsi, avevano conquistato Goma, il capoluogo della provincia del Nord Kivu. I combattimenti sono cessati nella città di oltre un milione di abitanti, ma negli ultimi giorni si sono verificati scontri nel vicino Sud Kivu, facendo temere un’avanzata fino alla sua capitale, Bukavu. In questo conflitto negli ultimi tre anni sono stati dichiarati una mezza dozzina di cessate il fuoco e tregue tra le due parti, prima di essere sistematicamente infranti.

Vertice della Comunità dell’Africa orientale

La presidenza keniota ha annunciato che Tshisekedi e il suo omologo ruandese Paul Kagame parteciperanno sabato a Dar es Salaam a un vertice straordinario congiunto della Comunità dell’Africa orientale (EAC) e della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (SADC). Sullo sfondo dei timori di una conflagrazione regionale, i 16 Paesi membri dell’organizzazione regionale dell’Africa meridionale avevano chiesto venerdì “un vertice congiunto” con gli otto Paesi della Comunità dell’Africa orientale, di cui il Ruanda fa parte.