Corea del Sud al voto, vince l’opposizione

Il Partito democratico, la principale forza d’opposizione in Corea del Sud, ha mantenuto la maggioranza nell’Assemblea nazionale, il Parlamento di Seul, nelle elezioni generali tenutesi mercoledì. Il voto ha però segnato un’altra grave battuta d’arresto per il People Power Party (PPP) del presidente Yoon Suk-yeol. I democratici diretti da Lee Jae-myung, hanno infatti ottenuto 161 seggi su 254 nei collegi uninominali, mentre il PPP ne avrà soltanto 90, in base ai dati della Commissione elettorale nazionale.

Yoon è il primo presidente della giovane storia democratica della Corea del Sud, iniziata nel 1987, a lavorare con un Parlamento controllato dagli avversari politici per tutti i cinque anni di mandato. Dopo la schiacciante sconfitta alle elezioni parlamentari, Il presidente sudcoreano ha subito promesso di riformare gli affari statali al fine di rispettare la volontà popolare.

Includendo i seggi assegnati nel proporzionale, i democratici e i loro alleati hanno ottenuto 175 seggi (cinque in meno rispetto al 2020) e il PPP insieme all’affiliato People Future Party 108 (cinque in più rispetto a quattro anni fa) nell’Assemblea nazionale composta da 300 membri. I risultati hanno evidenziato il grave deterioramento del sentimento pubblico nei confronti dell’amministrazione Yoon appena due anni dopo la sua entrata in carica, con il PPP che è riuscito a malapena a impedire al più ampio blocco di opposizione di ottenere una maggioranza di due terzi..

La sconfitta elettorale ha già portato alle prime defezioni in seno alla formazione politica del presidente Yoon. Il primo ministro e il leader del partito al governo della Corea del Sud hanno entrambi annunciato le loro dimissioni dopo la batosta subita alle urne. Tale decisione lascia il presidente Yoon Suk Yeol in una posizione difficile fino alla fine del suo mandato.

“Il primo ministro Han Duck-soo ha espresso la sua intenzione di dimettersi”, ha dichiarato un alto funzionario presidenziale ai giornalisti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Yonhap, aggiungendo che anche molti collaboratori del presidente stavano considerando di lasciare dopo la sconfitta alle elezioni parlamentari. Il leader del partito al governo, Han Dong-hoon, aveva già annunciato la sua partenza. “Mi scuso con il popolo per non essere stato scelto. Mi assumo la piena responsabilità dei risultati delle urne e mi dimetto”, ha dichiarato alla stampa il dirigente politico.