Un aumento del tasso direttore dall'8,5% al 12%. Lo ha disposto la Banca centrale russa (BCR) oggi, martedì, nell'intento di frenare la caduta del rublo e di contenere l'inflazione, ormai al 4,4%.
La moneta russa si trova ormai al livello più basso rispetto al dollaro e all'euro dallo scorso marzo. "Questa decisione è stata presa al fine di limitare i rischi che gravano sulla stabilità dei prezzi", ha spiegato la BCR in un comunicato diffuso dopo una riunione d'urgenza della direzione. Lo stesso istituto d'emissione si riserva inoltre la facoltà di prendere "nuove decisioni" nelle prossime settimane, "tenendo conto della dinamica dell'inflazione reale" e della "reazione dei mercati finanziari".
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Radiogiornale 15.08.2023, 12:30
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La riunione straordinaria si è svolta dopo che il rublo aveva superato la soglia delle 100 unità per un dollaro: una caduta libera sull'onda delle sanzioni occidentali per l'aggressione all'Ucraina, che indeboliscono la bilancia commerciale, e dell'aumento delle spese militari. Sempre ieri Maxim Orechkin, consigliere economico del presidente Vladimir Putin, aveva qualificato come "accomodante" la politica della BCR, accusandola di essere responsabile dell'indebolimento del rublo.