Sono passati solo due giorni dalla notizia della morte di Fidel Casto e Donald Trump ha annunciato oggi, lunedì, per la prima volta, di voler mettere fine all’accordo con Cuba, se il paese non darà maggiori concessioni sul fronte dei diritti umani e non garantirà maggiori aperture all’economia di mercato.
“Se Cuba non vuole fare un accordo migliore per il popolo cubano, i cubani negli Stati Uniti e gli USA nel loro complesso, metterò fine all'accordo", ha scritto su Twitter il presidente statunitense eletto, minacciando di revocare l’ordine esecutivo di Obama per avviare il disgelo con il paese socialista. Un accordo che molti avevano definito “storico”, annunciato il 17 dicembre 2014 dall’(ex)inquilino della Casa Bianca e dal presidente cubano (e fratello di Fidel) Raul Castro.
Il Partito repubblicano ha tacciato all’unisono Fidel Castro di essere un tiranno; nessuno, finora, aveva però ventilato la fine del riavvicinamento di Washington a L’Avana, mossa definita da molti come uno dei successi maggiori dell’amministrazione democratica uscente.
AFP/ludoC