All'origine della nuova bufera che ha investito i presidenti di Stati Uniti e Ucraina c'è una società energetica ucraina nel cui consiglio di amministrazione sedeva Hunter Biden. Si tratta della Bùrisma Holdings. Va precisato subito che la rivoluzione ucraina del 2014 ed il cambio di regime a Kiev, con l'instaurazione di un governo filo occidentale, costituiscono il passaggio chiave per chiarire l'origine del duello tra repubblicani e democratici a Washington.
Questo è infatti il contesto dell'arrivo in quell'anno di Hunter Biden a Bùrisma, compagnia energetica ucraina con sede a Cipro controllata inizialmente da un oligarca legato al vecchio presidente filorusso Viktor Yanukovich.
Come e perché Biden Jr. sia finito nel consiglio di amministrazione di un'azienda dalla dubbia reputazione, non è dato sapere. Di certo vi è che era in buona compagnia con l'ex presidente polacco Alesksander Kwasniewski e l'ex direttore del centro antiterrorismo dello spionaggio americano Cofer Black. Sicuro è anche che la vicenda si inserisce nel ricambio a livello di dirigenza politica ed economica che ha interessato l'Ucraina nella prima fase del "dopo Maidan". Nel governo a Kiev furono catapultati addirittura tre ministri stranieri tra cui, alle finanze, l'americana Natalia Jaresko. La battaglia Trump-Biden ha insomma radici intricate che non riguardano solo questioni interne statunitensi, ma metodi e contenuti della politica estera di Washington in Ucraina.