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"Di alcuni bimbi abbiamo già perso le tracce"

Focus sui profughi minorenni non accompagnati: l'attenzione delle autorità deve essere massima

  • 23 marzo 2022, 19:44
  • 20 novembre, 18:25
06:01

Minorenni non accompagnati, serve vigilare

SEIDISERA 23.03.2022, 19:37

  • Reuters
Di: SEIDISERA / Francesca Calcagno 

I minorenni non accompagnati sono una categoria di profughi particolarmente vulnerabile. Lo dicono le associazioni, lo dice l'Alto commissariato ONU per i rifugiati, lo dice l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa che ci ha scritto così.

Con il numero crescente di bambini sfollati in altri paesi si dovrebbe prestare particolare attenzione a quelli non accompagnati, compresi gli orfani o i bambini che hanno problemi di salute. Le autorità locali dovrebbero venir avvisate e formate. Il modo più efficace di evitare che questi bambini scompaiano o finiscano in mano ai trafficanti è nominare molto velocemente un tutore legale. Una persona di fiducia che possa temporaneamente svolgere il ruolo di genitore.

Tetiana Rudenko, OSCE Senior co-ordinator advisor

Secondo le Nazioni Unite in Polonia è già arrivato 1 milione di bambini ucraini, quasi la metà del totale dei rifugiati. Per capire cosa sta succedendo in frontiera abbiamo interpellato Stana Buchowska è la coordinatrice regionale per l'Europa dell'est dell'associazione Ecpat.

Siamo in contatto con una ventina di organizzazioni non governative che stanno lavorando al confine; ci hanno già riferito di casi di bambini che ad un certo punto sono stati visti in frontiera senza i genitori, magari li avevano persi durante il viaggio e che a un certo punto sono spariti. Non sappiamo cosa sia successo.

Dicevamo che le Nazioni Unite stimano che ci sia un milione di bambini rifugiati in Polonia, circa la metà del totale dei profughi. Molti sono con le loro famiglie, e poi ci sono gli orfani.

In Ucraina sono già stati evacuati diversi orfanotrofi, un grande numero di bambini è stato portato in Polonia, o anche più lontano, in Italia o Germania; forse anche in Svizzera ma non ne ho le prove. L'Ucraina è uno dei paesi europei con il più alto numero di orfani; si stima che ce ne siano 100'000. Capite che se arrivano ad esempio 80 bambini insieme al confine, è difficile accorgersi se qualcuno si perde. Nella migliore delle ipotesi vengono accolti da ONG, nella peggiore finisco nella mani di malintenzionati; per adozioni illegali o reti pedofile.

Stana Buchowska cita il caso di trafficanti che sono stati individuati nella stazione centrale di Breslavia.

Avvicinavano le madri con i bambini, proponevano un viaggio sicuro in Germania. Alcune madri si sono insospettite e sono andate alla polizia, subito dopo questi uomini sono spariti. Insomma sono tutte situazioni molto pericolose, anche per bambini che viaggiano con le loro madri; ma certo i bambini orfani sono quelli più a rischio.

Le autorità polacche fanno abbastanza?

Penso che le autorità locali e le ONG stiano facendo il possibile per garantire la sicurezza dei minori non accompagnati. Ma la questione è: i bambini vengono intercettati in tempo? E poi, in questo momento ci sono moltissime iniziative spontanee, anche di piccole ONG, ci sono le autorità locali, la polizia, ma non sappiamo se hanno conoscenze sufficienti per accogliere questa particolare categoria di profughi. Nessuno per ora sta verificando, valutando i loro bisogni.

È fondamentale dunque che qualcuno verifichi con chi, eventualmente, i bambini lascino la Polonia per altri paesi d'accoglienza. Un compito difficile con un numero così alto di profughi.

Certo il problema è proprio quello, è difficile registrare 2 milioni di persone in poche settimane; ma è fondamentale che si regolino meglio le iniziative private, che si controlli meglio chi arriva in frontiera con auto o minibus per accompagnare i profughi in altri paesi. Non possiamo accettare che persone già molto vulnerabili a causa della guerra rischino di finire in mano ai trafficanti.

Il ruolo della Svizzera

In questo contesto giocano un ruolo fondamentale i paesi di accoglienza, che devono prestare la massima attenzione ai bambini che attraversano la frontiera, alla loro accoglienza e presa a carico. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ci ha detto che per ora solo pochissimi minorenni non accompagnati si sono presentati nei centri federali, su circa 13'000 persone registrate. Qualcuno però è arrivato anche in Ticino. Lo ha confermato alla RSI Anné Césard portavoce della SEM. "Per ora ci sono stati davvero pochi casi e questi bambini sono stati subito trasferiti presso degli amici della famiglia d'origine".

02:25

SEIDISERA del 23.03.2022: l'accoglienza dei profughi minorenni non accompagnati in Svizzera

RSI Info 23.03.2022, 19:19

  • Reuters

La legge sull'asilo prevede che i minorenni non accompagnati vengano alloggiati separati dagli adulti. Una volta registrati questi minori vengono attribuiti a un Cantone ed è il Cantone che è responsabile della loro presa a carico. Anche qui, come assicurarsi che vada tutto bene? "Il personale della SEM e il servizio giuridico che lavora nei centri federali sono sensibilizzati al rischio di abusi per quanto riguarda i minori non accompagnati", assicura Anne Césard. Prima che un minore lasci il centro della Confederazione la SEM contatta direttamente le autorità cantonali della migrazione; l'obiettivo è che il bambino venga accolto in una struttura adeguata e che le autorità di protezione prendano le misure necessarie. Il Ticino infatti sta lavorando al suo piano di accoglienza per questa particolare categoria di popolazione. Ne sapremo di più domani, giovedì.

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