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Zelensky: “Il mondo scenda in piazza”

A un mese dall’invasione appello a manifestare del presidente ucraino “per difendere la libertà” - Ripresa quasi tutta Irpin - La NATO si rafforza a est

  • 23 marzo 2022, 08:18
  • 20 novembre, 18:26
Un'immagine aerea dei bombardamenti a Irpin del 21 marzo

Un'immagine aerea dei bombardamenti a Irpin del 21 marzo

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Di: AFP/RG/pon/joe.p./dielle 

"La Russia ha usato più di mille missili contro le pacifiche città dell'Ucraina, innumerevoli bombe aeree, le truppe russe hanno distrutto dozzine di nostre città, alcune rase al suolo". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un video discorso al Parlamento del Giappone, come riferisce Ukrinform. Il presidente ucraino ha detto che i russi hanno già ucciso migliaia di ucraini, tra cui 121 bambini spiegando che circa 9 milioni di ucraini sono stati costretti a fuggire dalle loro case. "I nostri territori settentrionali, orientali e meridionali si stanno svuotando perché le persone stanno fuggendo da questa minaccia mortale. La Russia ci ha persino bloccato dal mare", ha aggiunto Zelensky.

Un'immagine satellitare di Mariupol

Un'immagine satellitare di Mariupol

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La lenta agonia di Mariupol

Circa 100'000 persone sono ancora bloccate in condizioni disperate a Mariupol, la città portuale assediata ormai da parecchi giorni dalle truppe russe, che passo dopo passo continuano lentamente ad avanzare appoggiate dal fuoco delle armi pesanti, che ha ridotto in macerie gran parte del centro.

Kiev ha rifiutato nei giorni scorsi la richiesta di resa, mentre Zelensky ha denunciato il sequestro di un convoglio umanitario, fermato a un checkpoint mentre cercava di raggiungere proprio Mariupol, dove scarseggiano "acqua, cibo e medicamenti", ha dichiarato. Il suo invito a Vladimir Putin per un negoziato diretto, intanto, è rimasto lettera morta. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che da parte russa ci si aspetta un processo "più energico e sostanziale".

Fronte del sud-est: i russi avanzano

Il fronte del sud-est, vitale per completare il corridoio che dal Donbass conduce in Crimea, è l'unico sul quale le forze di Mosca continuano a progredire, mentre nella direzione opposta, da Kherson verso Odessa, non si registrano avanzate e attorno a Kiev si assiste a un riposizionamento, che potrebbe costituire una pausa tattica in attesa dell'esito delle trattative diplomatiche come pure soddisfare il bisogno di riorganizzare gli approvvigionamenti logistici prima di lanciare l'assalto alla capitale. A tal proposito, hanno rifatto capolino con una certa insistenza le ipotesi di un'entrata in guerra anche della Bielorussia, che da nord potrebbe venire in soccorso dell'alleato. Washington non vede segni che questo stia per accadere. Il Pentagono suggerisce però anche che le truppe russe siano sempre più in difficoltà nel completare il loro disegno e che anzi in alcune aree gli ucraini stiano contrattaccando.

Aumentano i profughi in Svizzera

Aumentano di giorno in giorno i profughi ucraini in Svizzera. Da ieri, sono state registrate nei centri d'asilo altre 874 persone, precisa un tweet della Segreteria di stato della migrazione (SEM). Al momento, le persone registrate nella Confederazione sono 12'750.

La NATO si rafforza a est e punta il dito contro la Cina

"Domani i leader prenderanno la decisione di rafforzare ulteriormente la presenza della NATO nel suo lato orientale". Lo ha detto a Bruxelles il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, precisando che quattro nuovi gruppi tattici della NATO sono previsti in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, oltre a quelli già presenti nei paesi baltici e in Polonia. In tutto così saranno otto i battaglioni multinazionali lungo tutto il fianco orientale, dal Baltico al Mar Nero. "Abbiamo il dovere di assicurarci che la guerra non esca dall'Ucraina. Una guerra diretta tra NATO e Russia causerebbe maggiore distruzione", ha detto Stoltenberg. "Mosca - ha aggiunto - deve smetterla con le minacce nucleari, una guerra atomica non si può vincere e non deve essere combattuta".

Stoltenberg

Stoltenberg ha chiesto a Mosca e agli alleati di "riunirsi" nel consiglio Nato-Russia, "perché ci sono punti si cui si può lavorare insieme"

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Stoltenberg ha pure dichiarato che "la NATO darà ulteriore sostegno a Ucraina per quanto riguarda la difesa da attacchi cyber ed equipaggiamento contro armi chimiche, biologiche e nucleari. L'uso di armi chimiche da parte della Russia cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe enormi conseguenze". "L'ingresso dell'Ucraina non è in agenda ma il suo sostegno da parte degli alleati lo è", ha sottolineato Stoltenberg.

Il segretario generale dell'Alleanza atlantica ha poi rivolto le attenzioni verso Pechino, anche in vista del summit straordinario previsto domani: "Ha dato sostegno politico alla Russia e la appoggia nella diffusione della disinformazione: agli alleati verrà detto che Pechino potrebbe dare aiuto materiale per l'invasione". La NATO "chiederà alla Cina di assumersi le sue responsabilità" e di chiedere "lo stop immediato della guerra".

Ripresa quasi tutta Irpin

Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, è tornata in mani ucraine. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitalij Klitshcko, citato dalla BBC, affermando che la controffensiva ha respinto l'attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale.

L'esercito ucraino ha "distrutto il piano per circondare Kiev", ha aggiunto Klitshcko.

La guerra "diplomatica"

Intanto la guerra in Ucraina si combatte anche a livello diplomatico. La Bielorussia ha ordinato l'espulsione di alcuni rappresentanti ucraini, che dovranno lasciare l'ambasciata di Minsk nelle prossime ore. Stando a quanto reso noto dal ministero degli Esteri bielorusso, è stata decisa pure la chiusura del consolato ucraino a Brest.

La Polonia, dal canto suo, ha annunciato l'allontanamento di 45 diplomatici russi, accusati di essere spie "pericolose per la sicurezza del paese.". Non si è fatta attendere la risposta di Mosca, che ha consegnato all'ambasciata statunitense un elenco di americani dichiarati "persone non gradite", che pertanto dovranno lasciare il Paese.

Zelensky si appella al mondo intero: “Scendete in piazza domani”

A un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mercoledì sera ha invitato i cittadini di tutto il mondo a scendere in piazza per protestare contro l'invasione della Russia nel suo paese.

"Andateci con i simboli ucraini per difendere l'Ucraina, per difendere la libertà, per difendere la vita!", ha detto Zelensky in un video messaggio in inglese. "Incontratevi nelle piazze, nelle strade, mostratevi e fate sentire la vostra voce!".

"Già un mese. Così tanto. Mi si spezza il cuore, il cuore di tutti gli ucraini e di ogni persona libera del pianeta", ha aggiunto.

01:32

RG 07.00 del 23.03.2022 La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 23.03.2022, 08:16

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