La riunione straordinaria di venerdì della Commissione europea voluta dall’Italia "non è stata organizzata per risolvere il caso Diciotti, ma per trovare "soluzioni europee" sugli sbarchi, sulla base della cooperazione e della solidarietà tra Stati membri". Lo ha detto Tove Ernst, una portavoce della Commissione europea per la migrazione al termine della riunione che si è conclusa senza una decisione visto che si trattava soprattutto di un incontro tecnico.
La Commissione ha altresì precisato che le minacce e i propositi non costruttivi non hanno alcun senso nel dibattito. Roma ha minacciato, nei giorni scorsi per bocca del vicepremier Luigi Di Maio, di sospendere il suo contributo al budget UE a partire dall’anno venturo se non si trova una soluzione per i migranti.
Alexander Winterstein, un altro portavoce della Commissione ha precisato che la priorità “per Bruxelles è di trovare una soluzione per i profughi che da quattro giorni sono bloccati sulla nave Diciotti della Guardia costiera italiana nel porto di Catania. Tutti dovrebbero lavorare in questo senso ed evitare di lanciarci accuse reciproche o di proferire minacce che non servono all’individuazione di una soluzione”.
ATS/ANSA/AFP/Swing