"L'unico modo per stare insieme è ricostruire un patto di fiducia", ha detto il Mario Draghi mercoledì nelle sue comunicazioni al Senato, chiedendo all'aula se sia pronta a ricostruire questo patto dopo lo strappo dei 5 Stelle, che non hanno mai applaudito durante il suo intervento. "È quello che chiedono gli italiani", ha aggiunto il premier, forte dei sondaggi secondo i quali la maggioranza del Paese lo vuole ancora al timone.
Dimissioni di Draghi, il giorno dopo
Telegiornale 15.07.2022, 14:30
Le dimissioni della scorsa settimana erano "un atto sofferto ma dovuto", perché "non votare la fiducia è un gesto politico chiaro che non può essere ignorato". Sergio Mattarella, lo ricordiamo, le aveva respinte.
Applausi da tutta la maggioranza ma non dai 5 Stelle
"Il presidente della Repubblica", ha ricordato Draghi, mi affidò l'incarico" con l'obiettivo di affrontare "tre emergenze: pandemica, economica e sociale", "tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell'appello, (...), l'unità nazionale è stata in questi mesi la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficicaca. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio".
Il capo del Governo ha difeso l'importanza nel G7 e nell'Unione Europea dell'Italia, che "è forte quando unita", e ha evidenziato i risultati raggiunti. Ha ricordato fra l'altro che il Paese ha già ridotto dal 40 al 25% la sua dipendenza dal gas russo e che sarà azzerata in un anno e mezzo, ha ribadito il sostegno incondizionato all'Ucraina e che fornirle armi è l'unico modo per permetterle di difendersi e sostenuto la necessità di introdurre un salario minimo.
In serata è previsto il voto di fiducia, giovedì Draghi ripeterà il rito alla Camera.