Un egiziano ed un egiziano naturalizzato italiano accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo sono stati arrestati martedì mattina a Milano.
I due arrestati nell’operazione antiterrorismo della Procura di Milano, condotta dalla Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (DIGOS) della Polizia di Stato, erano “estremamente attivi nella propaganda e nel proselitismo digitali per conto dello Stato Islamico (IS), mettendosi a disposizione dell’organizzazione terroristica e finanziando “cause di sostegno” dell’IS, al quale “avrebbero prestato giuramento di appartenenza e di fedeltà”, scrive il procuratore di Milano Marcello Viola.
Nelle chat in cui scrivevano i due arrestati sono state rintracciate anche “minacce” alla premier Giorgia Meloni. I due, in particolare, mettevano i loro commenti di appoggio all’IS e contro l’Occidente su gruppi Telegram, Facebook e WhatsApp, frequentati da estremisti.
E a quanto si apprende avrebbero anche inviato soldi come finanziamenti, in particolare a donne rimaste vedove in Palestina, ad alcune persone nello Yemen e pure ad un uomo che farebbe parte dell’IS in Siria.