Almeno 239 persone risultano disperse in seguito al naufragio al largo delle coste libiche di due barconi carichi di migranti. Lo ha riferito in un tweet Carlotta Sami, portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
Una delle imbarcazioni, a bordo della quale si trovavano anche 20 donne e sei bambini, ha lasciato la Libia intorno alle 3 del mattino, per affondare dopo poche ore, stando ai racconti di alcuni dei 29 superstiti. La maggior parte delle persone sarebbe affogata in attesa dell’arrivo dei soccorsi. La nave Siem Pilot, fra le prime ad arrivare nella zona, ha recuperato una dozzina di cadaveri.
Un altro gommone, che trasportava circa 130 disperati, è affondato quasi contemporaneamente al primo.
Il bilancio, ancora provvisorio, fa salire a 4'220 i decessi nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Una cifra elevata, se confrontata ai 3'777 registrati nel 2015.
reuters/mrj