La Grecia ha inaugurato sabato due nuovi centri per i richiedenti asilo sulle isole di Leros e Kos. "Una nuova era sta iniziando", ha detto il ministro delle migrazioni Notis Mitarachi. Le strutture sono circondate da filo spinato, con telecamere di sorveglianza e cancelli magnetici. Gli ospiti devono presentare badge elettronici e impronte digitali per accedere e di notte non possono uscire.
I campi sostituiranno quelli vecchi, dove migliaia di migranti erano stipati in condizioni disumane. "Le immagini degli anni 2015-2019 appartengono ormai al passato", ha aggiunto Mitarachi. Un centro simile era stato aperto in settembre sull'isola di Samos. In programma ce ne sono altri due a Lesbo e Chios.
Non sono tuttavia mancate critiche: gli attivisti dei diritti umani condannano i controlli troppo severi. Alcune ONG hanno sollevato preoccupazioni per l'isolamento delle persone, sostenendo che la libertà di movimento non dovrebbe essere soggetta a restrizioni tanto severe. Secondo le Nazioni Unite, ci sono circa 96'000 rifugiati e richiedenti asilo in Grecia.