Si intitola “Freiheit” (Libertà) e da martedì è nelle librerie di oltre 30 Paesi. È la biografia di Angela Merkel, che in oltre 700 pagine racconta la propria infanzia nella Germania Est, ma anche le scelte politiche in 16 anni di guida da cancelliera, dal 2005 al 2021. Festeggiato in Germania come l’evento editoriale dell’anno, il libro è stato presentato ufficialmente nel corso di un dibattito pubblico al Deutsches Theater di Berlino.
L’autobiografia è strutturata in modo cronologico e inizia dalla sua infanzia passata nell’allora Germania socialista. In questi capitoli non apprendiamo in realtà nulla di nuovo, se non qualche piccolo aneddoto, come una sua sbornia alla festa per il conseguimento del diploma di maturità o all’occupazione abusiva di un appartamento a Berlino Est, quando era studentessa di fisica.
La parte più interessante è quella che riguarda la sua ascesa politica, la conquista della presidenza della CDU ed infine il suo ingresso in cancelleria. Molto spazio viene dedicato alle grandi crisi che hanno contraddistinto il suo cancellierato, da quella dell’euro alla crisi migratoria fino all’invasione della Crimea da parte della Russia. Anche in questi capitoli molto attuali, Angela Merkel in realtà però non ci racconta molto di nuovo, ma si limita ad elencare in modo piuttosto asciutto e anche distaccato gli avvenimenti. Sfrutta soprattutto la sua biografia per una sorta di autoassoluzione, quasi di auto-santificazione. “Ho fatto tutto giusto e lo rifarei ancora oggi”, è la sua frase standard con la quale giustifica, ad esempio il fatto di aver accolto nel paese oltre un milione di profughi, o di aver reso dipendente la Germania dalle importazioni di gas russo.
Manovra di marketing?
Di questo libro si è parlato per oltre due anni, da quando Angela Merkel insieme alla capa del suo ufficio personale Beate Baumann ne aveva iniziato la stesura. Si può parlare di una grande messa in scena mediatica e di marketing? Molto clamore lo aveva già fatto a suo tempo la vendita dei diritti editoriali aggiudicati in Germania dalla casa editrice Keep Noyer, e all’estero da altre 26 case editrici nei rispettivi paesi. Le cifre esatte non si conoscono, ma avrebbero sborsato diversi milioni di euro.
L’autobiografia è destinata a diventare insomma un best-seller e a finire sotto molti alberi di Natale. C’è da dire che in Germania, quella delle autobiografie degli ex politici, è una tradizione molto consolidata. Helmut Schmidt, Helmut Kohl e anche Gerhard Schröder ne hanno già scritta una e tutte queste autobiografie hanno raggiunto una tiratura di diverse centinaia di migliaia di copie.
Nessun riferimento all’attualità
L’autobiografia esce in un momento politico molto delicato per la Germania con il fallimento della coalizione semaforo di Olaf Scholz e le elezioni anticipate il prossimo febbraio. Ma nel libro riferimenti a questi scossoni politici non ce ne sono, anche perché quando si è aperta la crisi di governo il volume era già in stampa. Non è però un mistero che Angela Merkel si è ritirata del tutto dalla politica attiva, che ha un rapporto piuttosto conflittuale con il suo vecchio partito e che non stima particolarmente il suo successore alla presidenza dei cristiano democratici, Friedrich Merz.
Una serie TV dedicata ad Angela Merkel
La corrispondenza 09.08.2024, 07:05
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