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Ecco su cosa voterà la Camera

Pubblicata la bozza della risoluzione che la Camera dei rappresentanti voterà giovedì per proseguire l’indagine di impeachment di Donald Trump

  • 29 ottobre 2019, 23:37
  • 22 novembre, 20:48
01:31

RG 7.00 del 29.10.2019 - La corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Info 29.10.2019, 23:26

  • Massimiliano Herber
Di: Massimiliano Herber 

Impeachment secondo atto: a 35 giorni dall’annuncio di Nancy Pelosi dell’apertura della procedura per destituire Donald Trump, i democratici hanno presentato la bozza della risoluzione che giovedì verrà votata dalla Camera dei Rappresentanti. Non si tratta della messa sotto stato d’accusa (“impeachment”) vera e propria, ma è l’ufficializzazione della sua indagine. Venisse accolta (e visti gli equilibri sarà difficile che non avvenga) saranno rese pubbliche tutte le audizioni condotte dal Comitato di intelligence nelle ultime settimane, saranno disponibili tutti i documenti e sarà possibile convocare nuovi testimoni e se fosse richiesto pure coloro che hanno già deposto. Sinora le audizioni si sono sempre svolte a porte chiuse, nella sala SCIF, nell’ala sud di Capitol Hill. Ora ogni passo sarà pubblico. Ogni rappresentante, sia della maggioranza democratica sia della minoranza repubblicana, avrà diritto a cinque minuti di domande per ogni interrogato. Poi la Camera dei rappresentanti si esprimerà votando, prima che il vero e proprio processo venga istituito dal Senato, dove però la maggioranza è repubblicana.

Una risposta alla Casa Bianca

Al di là del suo esito il voto di giovedì è importante poiché è il primo passo formale del Congresso sull’impeachment del presidente. Dopo la contabilità fatta dai giornali, sarà la prima occasione per contarsi, per verificare e pesare le forze in campo. Ma, soprattutto, la risoluzione è una mossa politica. È la risposta della Camera, e dei democratici, alle perplessità della Casa Bianca e alle polemiche dei repubblicani sulla correttezza dell’indagine avviata contro Trump. Lo scorso 8 ottobre la Segreteria di Stato aveva motivato con la mancanza di un voto formale il veto ai funzionari di rispondere al Comitato guidato dal democratico Adam Schiff e il rifiuto a mettere a disposizione la documentazione dell’Amministrazione. Sebbene non richiesto dalla Costituzione, il voto di giovedì rafforzerà il ruolo di chi conduce l’indagine e dovrebbe eliminare ogni ragionevole dubbio sulla legalità dell’iter imboccato il 24 settembre e togliere ogni alibi a chi non collaborando cercherà di intralciare l’inchiesta di impeachment. Il condizionale è d’obbligo poiché alla pubblicazione della risoluzione la Casa Bianca ha replicato ribadendo il suo rifiuto a collaborare.

Impeachment… elettorale

Votando, giovedì, la camera bassa del Congresso risponderà pure a un altro quesito politico che ha tenuto banco in questo mese quello riguardante la tempistica. De facto la Camera scandisce i tempi della procedura di impeachment che inevitabilmente andranno a influenzare il dibattito elettorale in vista delle Presidenziali del 2020. E sebbene teoricamente la destituzione del presidente appare davvero improbabile il confronto pubblico sul suo impeachment infiammerà ulteriormente una contesa già rovente.

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