Emmanuel primo

Che importa se molti l'hanno votato senza entusiasmo, alla fine Emmanuel Macron vince e tiene lontano dall'Eliseo Marine Le Pen. Un miracolo politico quello costruito dal fondatore di "En Marche". Favorito dagli inciampi degli avversari repubblicani e socialisti, Macron occupa il centro della scena politica, dichiara amore per l'Europa quando i venti soffiano da un'altra parte. Macron è quasi tutto da scoprire. Non è un dinosauro della politica, come per Donald Trump le presidenziali sono state il suo esordio elettorale. Nei suoi due primi discorsi da presidente eletto, ha fatto l'elogio delle libertà e ha dichiarato che farà di tutto per lottare contro gli estremismi, di destra e di sinistra.

L'Eliseo lo conosce. Ci ha lavorato per due anni, nell'era Hollande, come segretario generale aggiunto. Ne conosce le insidie, ne apprezza il fascino. Presidente della Francia a 39 anni non si diventa per caso. Bisogna avere la determinazione di provarci e la forza di disegnare un percorso senza errori. Emmanuel Macron andrà veloce, dovrà andare veloce. Gli toccherà nominare un primo ministro e soprattutto comporre un governo che incarni lo spirito di apertura e di cambiamento che la maggioranza dei francesi, votandolo, ha indicato come la strada da seguire. Un governo di battaglia elettorale in vista delle legislative di giugno, primo esame di maturità per il "macronismo".

Reto Ceschi

La nostra pagina speciale