Nell'ambito dell'operazione antiterrorismo che si è svolta oggi, mercoledì, in Germania sono stati eseguiti anche due arresti all'estero, uno in Italia e l'altro in Austria. Lo scrive l’agenzia di stampa tedesca DPA.
Gli altri arrestati sono stati intercettati nei Länder tedeschi Baden-Württemberg, Baviera, Berlino, Assia, Bassa Sassonia, Sassonia e Turingia.
Per quanto riguarda l'operazione nella Penisola, in esecuzione di un mandato di arresto europeo un cittadino tedesco - a quanto si apprende - è stato arrestato dalla polizia di Stato in un albergo a Perugia.
L'uomo, classe 1958, ex ufficiale dei reparti speciali dell'esercito tedesco, in Italia da qualche tempo, sarebbe stato sottoposto a perquisizione: nella sua camera i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato diverso materiale riconducibile all'attività sovversiva dell'organizzazione di estrema destra. Sono in corso le procedure finalizzate all'estradizione dell'uomo.
L'operazione si inquadra nell'ambito di una complessa indagine della polizia tedesca tesa a disarticolare una radicata rete denominata "Reichsbürger" (che conta più di 20'000 militanti).
Anche un principe tra gli arrestati
Otto delle 25 persone arrestate in Germania, fra cui anche il principe Heinrich XIII, sono già in custodia cautelare in carcere. Lo ha comunicato il procuratore generale tedesco Peter Frank, in una dichiarazione sulla retata di oggi contro i "Reichsbürger", definiti "un'associazione terroristica".
Stando al procuratore questi volevano sovvertire l'ordinamento statale, e sostituire le strutture esistenti con le proprie. I fermati sono accomunati "da un rifiuto delle istituzioni statali, da miti derivanti da teorie del complotto, e da un'ideologia del Reich", ha spiegato.