Una pioggia intensa. Molto intensa. Tanto che in circa quarantotto ore sull'Emilia Romagna è caduto un quantitativo d'acqua così abbondante da far esondare una ventina di fiumi. Una situazione estrema, in cui sinora si contano almeno tredici morti.
"Quanto accaduto in Emilia Romagna è da ricondurre all'estrema intensità e abbondanza delle precipitazioni" conferma alla RSI Marco Gaia di MeteoSvizzera. "In due giorni in quelle regioni sono caduti quantitativi d'acqua pari all'incirca un quarto di quello che di solito cade sotto forma di pioggia nel corso di un anno". È quella che i meteorologi definiscono come una "situazione bloccata, una situazione di bassa pressione ferma e stazionaria che per quarantotto ore ha continuato a provocare precipitazioni sempre sulla medesima zona".
Alluvioni eccezionali di questo genere sono dovute al cambiamento climatico?
"Non è possibile dimostrarlo, ma quello che negli scorsi giorni è successo in Emilia Romagna è sicuramente compatibile con gli scenari climatici che ci aspettiamo sulla base dei modelli numerici che descrivono le conseguenze del riscaldamento globale. In particolare, ci aspettiamo un aumento in intensità e frequenza delle precipitazioni. E l'evento di questi giorni rientra in tale casistica".
L'intervista a Marco Gaia
Telegiornale 18.05.2023, 20:00
C'è un legame causale tra i periodi di siccità e quelli di pioggia?
"No, non c'è un legame diretto. Non è a causa di un periodo di siccità, che dovevamo fare i conti con le inondazioni. Ma c'è un legame indiretto: entrambe sono manifestazioni compatibili con gli scenari relativi al cambiamento climatico. Sappiamo che il riscaldamento globale provoca la modifica di tutta una serie di fenomeni e sappiamo che in futuro dobbiamo attenderci sia periodi di siccità più prolungati sia precipitazioni abbondanti. In questo caso entrambi i fenomeni si sono manifestati casualmente nello stesso momento nella medesima regione".
Una catastrofe naturale simile può avvenire anche alle nostre latitudini?
"Sicuramente i fenomeni di maltempo con un impatto importante sul territorio possono avvenire anche da noi. Per il versante sudalpino, pensiamo per esempio alle alluvioni del 1978 e del 1993. Oppure a quelle del 2005 e del 2007 sul versante nordalpino. Nel dettaglio, il fenomeno ha però caratteristiche differenti, in quanto ci troviamo in un territorio diverso rispetto all'Emilia Romagna. Ma anche noi non siamo protetti al 100% da catastrofi importanti".
Alluvioni in Emilia Romagna, il commento di Claudio Bustaffa
Telegiornale 18.05.2023, 20:00