L’ex numero due della FIFA, l’ex segretario generale Jérôme Valcke, è stato condannato oggi dal Tribunale penale federale di Bellinzona per “falsità in atti” a una pena di 120 giorni sospesi condizionalmente. È invece caduta l’accusa più importante, quella di corruzione, sia per Valcke sia per gli altri due coimputati: il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi e Dinos Deris, un uomo d'affari greco accusato di corruzione privata. Le accuse riguardavano la gestione dei diritti televisivi del calcio.
L'accusa aveva chiesto per Valcke 3 anni di carcere, con eventualmente una parte sospesa con la condizionale. Per Nasser Al-Khelaifi e Deris il procuratore federale Joel Pahud ha chiesto rispettivamente 28 e 30 mesi, sempre in parte con la condizionale, per istigazione all'amministrazione infedele e corruzione.
I fatti
Nel 2013 Nasser Al-Khelaifi, proprietario dell'emittente Al-Jazeera e di Bein Media Group, avrebbe promesso a Valcke l'uso esclusivo di una villa in Sardegna, acquistata per lui proprio dal qatariota. "Villa Bianca", del valore di 5 milioni di euro, doveva essere ceduta in piena proprietà al francese dopo due anni, d'intesa tra i due uomini.
In cambio il braccio destro dell'ex presidente della FIFA Sepp Blatter si sarebbe impegnato a fare tutto il possibile affinché Al Jazeera Sports, nel frattempo ribattezzata Bein Sports, ottenesse i diritti per i Mondiali di calcio del 2026 e del 2030 per il Medio Oriente e il Nord Africa. Concretamente, Valcke era accusato di aver avviato trattative direttamente con il gruppo qatariota, senza pubblicare un bando di gara come previsto dal regolamento della federazione.
Notiziario 16.00 del 30.10.2020
RSI Info 30.10.2020, 17:09
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FIFA bis, sonora sconfitta della Procura Federale
Telegiornale 30.10.2020, 21:00