Ferrovie francesi, situazione torna alla normalità

La SNCF, l’azienda delle ferrovie nazionali francesi, ha annunciato domenica che le riparazioni alle linee ad alta velocità in seguito a una serie di atti di sabotaggio sono “completamente terminate” e che “non ci saranno ulteriori disagi” per i passeggeri “da lunedì mattina”. Oggi, domenica, la situazione sulla linea atlantica è “quasi normale” e “tre TGV su quattro” sono in servizio sulla linea settentrionale, “senza alcun aumento dei tempi di percorrenza”, ha dichiarato in un comunicato stampa.

Nella notte tra giovedì e venerdì i cavi in fibra ottica che corrono vicino ai binari e che garantiscono la trasmissione delle informazioni di sicurezza per i conducenti (semafori rossi, punti, ecc.) erano stati tagliati e incendiati in diverse cabine di segnalazione strategiche a Courtalain (LGV Atlantique), Croisilles (LGV Nord) e Pagny-Sur-Moselle (LGV Est).

Un atto doloso è stato invece sventato sulla LGV Sud-Est a Vergigny (Yonne) dai ferrovieri che stavano effettuando operazioni di manutenzione durante la notte su venerdì. Il sabotaggio ha causato il caos nelle stazioni venerdì, nel pieno delle vacanze estive e a poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi.

“Grazie agli sforzi eccezionali del personale di SNCF Réseau, che ha lavorato instancabilmente da venerdì mattina, i lavori di riparazione sono ora completamente terminati su tutte le linee ad alta velocità colpite dagli atti di sabotaggio”, ha comunicato domenica la società ferroviaria.

“Le fasi di test hanno dato esito positivo e le linee possono ora essere utilizzate normalmente”, ha aggiunto. “Da lunedì mattina non ci saranno ulteriori disagi”, ha assicurato la SNCF.

Una fonte vicina all’inchiesta aperta dalla Procura di Parigi ha dichiarato che si è trattato di un’operazione di sabotaggio “ben preparata”, organizzata dalla “stessa struttura”. Sabato diversi media hanno ricevuto un messaggio di sostegno al sabotaggio. Firmato “una delegazione inaspettata”, giustificava le azioni e criticava i Giochi Olimpici, utilizzando una dialettica usata dagli attivisti anarchici di estrema sinistra.