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Fontana non dichiarò il patrimonio

Il presidente della Lombardia, accusato di frode nel caso camici, nascose lo scudo fiscale - Sanzionato per omessa dichiarazione

  • 28 luglio 2020, 18:51
  • Ieri, 18:51
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana

  • Ansa
Di: ATS/ANSA/M. Ang. 

I riflettori mediatici tornano ad accendersi sul presidente della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, accusato di frode per la fornitura di 75'000 camici sanitari. Il governatore, al centro del cosiddetto "Caso camici", venne multato per omessa dichiarazione dello stato patrimoniale nel 2017. Lo riporta oggi il Corriere della sera.

Fontana venne sanzionato per non aver fornito al Comune di Varese - di cui è stato sindaco fino al giugno 2016 - lo stato patrimoniale del 2016 (relativo al 2015) da cui sarebbe risultata la nuova disponibilità 5 milioni di euro che erano stati sanati in rientro dalla Svizzera utilizzando lo scudo fiscale. I due trust alle Bahamas dell'anziana madre del governatore risalgono uno al 1997 e l'altro al 2005, una volta ereditati e "scudati" nel 2015, hanno portato a costituire un conto in Svizzera, come permesso dalla normativa relativa alla voluntary disclosure, gestito per conto dello stesso Fontana dall'Unione Fiduciaria.

I particolari sono emersi dalle indagini della Procura di Milano sul caso della fornitura da circa mezzo milione di camici e altro materiale per far fronte all'emergenza Coronavirus da parte della Dama Spa, azienda di cui il cognato di Fontana, Andrea Dini, è amministratore delegato e la moglie di Fontana detiene il 10%.

Sul capitolo che riguarda i circa 5,3 milioni provenienti dai due trust, ora detenuti oltreconfine da Fontana, la procura ha acceso un faro. Da quel conto elvetico sarebbe dovuto partire un bonifico da 250'000 euro per il cognato - tra gli indagati assieme a Dini - come "risarcimento" del mancato profitto per via del provvedimento, mai formalmente recepito dalla Regione, di trasformare la vendita dei 75'000 camici in "donazione" e la rinuncia dell'azienda a farsi pagare dopo che era emerso il conflitto di interessi. Bonifico che è stato bloccato in quanto ritenuto operazione sospetta dall'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia e dalla guardia di finanza e da cui è nata l'indagine milanese.

02:15

Lombardia, indagato Fontana

Telegiornale 25.07.2020, 22:00

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