Hanno sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa dopo anni di molestie da parte del padre, con la complicità della madre. La giuria che li ha con condannati ha stabilito come movente l’eredità, valutata in 14 milioni di dollari.
Nei mesi intercorsi tra gli omicidi e la arresto, Lyle ed Erik hanno sperperato oltre 700’000 dollari in beni di lusso, investimenti e viaggi. Il primo processo, iniziato nel luglio del 1993, fu trasmesso da una tv via cavo con ascolti senza precedenti per un caso giudiziario.
Le due giurie non raggiunsero un verdetto. Nel secondo processo a porte chiuse, Lyle ed Erik furono ritenuti colpevoli di omicidio di primo grado e cospirazione per commettere omicidio.
Le richieste di un nuovo processo sono state respinte fino al maggio dello scorso anno, quando la difesa ha presentato nuove prove a sostegno degli abusi. Martedì scorso la richiesta di una nuova sentenza. Giovedì la raccomandazione del procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascon, che nonostante non disconosca la giustezza della sentenza originale per un crimine particolarmente efferato, non si oppone alla libertà vigilata.
“Credo abbiano pagato il loro debito con la società”, ha dichiarato. I tempi tecnici per casi analoghi sono di norma tra i 45 e i 60 giorni, ma Lyle ed Erik potrebbero essere liberi entro il giorno del Ringraziamento, tra poco più di un mese.